Adsense tra sospetti, disabilitazioni e poca trasparenza: arriva l’antitrust

Poche semplici righe (in inglese) quelle con cui Google comunica la sospensione dell’account di Google Adsense a chi ospita pubblicità sui propri siti:

While going through our records recently, we found that your AdSense

account has posed a significant risk to our AdWords advertisers. Since

keeping your account in our publisher network may financially damage our

advertisers in the future, we’ve decided to disable your account.

In sintesi, viene detto che per dei significativi (ma non definiti) rischi per gli inserzionisti, il nostro account è stato sospeso e non riceveremo i pagamenti. Guarda caso, questa email arriva solitamente quando si è in prossimità del raggiungimento della soglia di pagamento (è probabilmente in questa fase che vengono effettuati i controlli).

La disabilitazione dell’account di Adsense è un problema che tocca diversi publisher di contenuti che, spesso per aver infranto consapevolmente l’accordo di servizio con il programma di affiliazione di Google, a volte per motivi davvero incomprensibili ai quali non è assolutamente possibile risalire, si trovano a dover combattere contro i sistemi automatici di richiesta di abilitazione di Google. E combattere contro Google, si sà, diventa una battaglia persa in partenza.

Persa per due motivi: Innanzitutto, Google basa ogni decisione su “algoritmi” che non ammettono eccezioni sensate, quindi, per esempio, se viene rilevato un numero di click sospetto provenienti dallo stesso indirizzo IP, l’account di AdSense viene disabilitato, poco importa se quell’IP corrisponde a una rete civica con migliaia di iscritti come può essere, per esempio, quella dei Milanesi abbonati a Fastweb. Secondo, perché non vi è la minima trasparenza su come vengano calcolati i sistemi di pagamento, su quale comportamento scorretto sia stato riscontrato o su come risalire a eventuali problemi non dipendenti dal publisher.

Non è un caso che anche l’antitrust si sia recentemente interessata a queste pratiche poco trasparenti che riguardano il mondo di AdSense e il metodo arbitrario di calcolo dei pagamenti e che abbia intrapreso delle azioni contro Google Italia e la sede irlandese del gruppo.

Sperando che Google possa migliorare la trasparenza del servizio e continuare a offrire tramite AdSense un sistema pubblicitario che consente di sopravvivere a siti come il nostro www.top.milano.it, per chi fosse capitato nella malaugurata condizione di essere bannato da AdSense ecco un link che riporta qualche aternativa interessante nel panorama italiano.

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