I “Fuoriluoghi” di Ariella Vidach aprono la terza edizione del festival FOG. Così riparte la Triennale di Milano post lock down

Al teatro della Triennale di Milano va in mostra la resilienza: così si potrebbe intitolare un ipotetico articolo che volesse mettere in evidenza come il palinsesto di performance, spettacoli e festival del noto teatro milanese abbia sicuramente accusato il colpo della pandemia, ma, nonostante questo, sia sopravvissuto.

Un esempio lampante è quello della terza edizione del festival FOG, ufficialmente annullato a seguito della situazione sanitaria generata dal Covid, ma nella pratica trasformatosi in qualcosa di diverso, per alcuni aspetti ancora più attuale, prendendo il format “FOG Vol.1”.

Il performing Arts Festival nella sua rivisitata veste di FOG Vol.1, come si legge nel programma della sezione dedicata del sito della Triennale:

“prevede Fuoriluoghi, performance site specific della coreografa Ariella Vidach; tre concerti in collaborazione con Radio Raheem, per presentare il meglio della scena musicale italiana e sperimentale; Jukebox all’Idrogeno, serata dove è il pubblico a essere protagonista; e un incontro legato alla performance The Last Minute Before Mars di Mammalian Diving Reflex con i ragazzi dell’ITAS Natta di Milano, in collaborazione con ZONA K. Con: Tiberio Longoni e Stefano Ghittoni; Ariella Vidach; concerti: OmegaMatt, OmegaG8 e Von Tesla; Marco Giudici, Ginevra; Bienoise, Gadi Sassoon; incontro con i ragazzi dell’ITAS Natta di Milano, Umberto Angelini, Valentina Kastlunger (fondatore ZONA K), Nicola Zanardi (curatore Milano Digital Week)”.

L’interattività e la stretta correlazione tra mondo fisico e supporto digitale ai quali, volenti o nolenti, ci siamo dovuti abituare durante il lock down, sono due degli ingredienti del primo evento in elenco, i Fuoriluoghi di Ariella Vidach, che prevede l’utilizzo del cellulare personale come parte integrante della performance:

La performance Fuoriluoghi è un intervento coreografico che gioca sul rapporto tra corpo e tecnologia e dove il pubblico è invitato a riflettere sulle proprie percezioni e a osservare gli elementi dissonanti e fuori contesto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.